sabato 7 luglio 2007

Sharapova come testimonial di Sochi2014

ALESSANDRO ROSA
Jacques Rogge lo ha annunciato da Città del Guatemala dove era riunito il Comitato olimpico internazionale: la località russa di Sochi ospiterà i Giochi invernali del 2014. Ha battuto la concorrenza della coreana Pyeongchang, cui non è servito l'inaspettato appoggio in prima persona di Alberto Tomba, e l'austriaca Salisburgo, ancora una volta sconfitta (era già stata superata da Vancouver per il 2010). Già alla prima votazione Salisburgo era stata eliminata (ed il sindaco non è riuscito a trattenere un pianto sconsolato), ma le altre due sedi non avevano raggiunto i voti necessari. Alla seconda votazione l'ha spuntata Sochi, per la quale Putin si è speso andando direttamente in Guatemala.
Ha portato dunque fortuna Maria Sharapova, che alla vigilia del torneo di Wimbledon (dove è stata eliminata da Venus Williams) ha giocato una singolare partita su uno speciale campo da tennis invernale. Uno spot attraverso il quale manifestato il suo sostegno alla candidatura russa di Sochi per i Giochi invernali del 2014.
In una Londra estiva, sullo sfondo del Tower Bridge, un'originale campo da tennis invernale, tra la neve e le palme di Sochi, è stato l'inconsueto scenario di una curiosa partita di tennis che ha visto protagonista la bionda campionessa. La bellissima tennista russa si è esibita in un emozionante match insieme a un eccitato gruppo di ragazzini, davanti a una folla entusiasta; in campo raccattapalle in tuta invernale e giudice arbitro che capeggiava su un'insolita sedia a forma di montagna innevata.
Sharapova, prima tennista russa ai vertici della classifica della WTA ha dichiarato: "Chiunque sia stato a Sochi, dove io mi innamorai del tennis a soli cinque anni, sa che è uno dei posti più belli che si possa immaginare. Le spiagge sono incorniciate da palme e la città si estende sulle coste del Mar Nero con alle spalle le montagne innevate del Caucaso. Ma dietro la bellezza di Sochi - prosegue Sharapova - ci sono le migliaia di russi che sperano di vedere realizzato il sogno che il nostro Paese ospiti per la prima volta i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Inoltre le nuove costruzioni che verrebbero realizzate e i grandi investimenti nelle infrastrutture farebbero di Sochi 2014 il ponte per il futuro dell'intera Russia. Esorto tutti gli appassionati di sport di tutto il mondo a sostenere Sochi 2014 e poter dare così una grande occasione ai più giovani".

A Città del Guatemala si giocavano le loro carte le tre candidate con un vasto panorama geopolitico.
SALISBURGO: con i suoi 150 mila abitanti, è la quarta città dell’Austria, situata ai confini delle Alpi settentrionali, sulle rive del fiume Salzach. metteva in gioco un budget è di 965 milioni di dollari. Gli investimenti previsti per i trasporti superavano il miliardo e mezzo di dollari, mentre 194 milioni sarebbero stati spesi per i siti delle competizioni. Slogan della
candidatura: «Celebriamo la magia degli sport invernali».
Oltre a grande capitale della musica (Mozart in particolare) dalla raffinata bellezza sburgica, giocava la carta della grande esperienza in materia di sport invernali dell’Austria; ma era anche uno dei punti deboli, oltre a una certa carenza di investimenti in alloggi e trasporti, perchè il Cio potrebbe anche valutare l’assenza di un plus-valore olimpico. E non aveva alle spalle una potenza economica a sostegno, come Gazprom per Sochi e Samsung per Pyeongchang. In più ha forse influito la vicinanza temporale con un'altra sede europea, Torino 2006.
SOCHI: ben considerata dalla commissione giudicante, forte dell’appoggio del presidente Putin, e di una notevole campagna di promozione mediatica. Posizionata sulle rive del Mar Nero, a circa 1200 km a sud di Mosca, Sochi è una città di 400 mila abitanti, e presenta, nella regione, vette di oltre 3000 mila metri: per decenni residenza estiva della nomenclatura sovietica, ancora oggi è visitabile la dacia di Stalin.
Il budget del comitato di organizzazione è stato di 1,517 miliardi di dollari, con 4,4 miliardi investiti per i trasporti e 806 milioni per le infrastrutture degli undici campi di gara
previsti, di cui soltanto 4 già esistenti. Lo slogan previsto si propone di aprire una porta sul futuro. Sochi, oltre alla forza politica che spinge la candidatura, può contare su di un innevamento eccezionale, con la prospettiva di creare una super struttura adibita agli sport invernali in una regione ancora vergine. E' un paradiso degli sciatori freeride.
PYEONGCHANG: città situata a 700 metri d’altitudine, a circa 180 km dalla capitale Seul. Il budget del comitato organizzatore era di 1,257 miliardi di dollari. 4,917 erano invece i miliardi di dollari investiti nei trasporti, mentre superavano i 475 milioni le risorse assegnate alle infrastrutture sportive. Grande sorpresa ha suscitato Alberto Tomba per l'inatteso ruolo di testimonial per Pyeongchang, che vede il campione italiano esaltare le qualità della candidatura orientale. La località coreana poteva contare su un dossier tecnico rimarchevole, il migliore fra quelli esaminati dalla commissione giudicante, e poi non ha avuto peso che la Corea era già stata sconfitta da Vancouver per i Giochi 2010. Nemmeno ha giocato un ruolo nella scelta il potenziale politico, quello della pacificazione della penisola coreana che i Giochi Olimpici avrebbero potuto sprigionare.

[FONTE: LA STAMPA]
[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/montagna/grubrica.asp?ID_blog=68&ID_articolo=372&ID_sezione=135&sezione=Per%20sport]

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